lunedì 15 febbraio 2016

La nostra Teodicea

Aforismi e pensieri degli studenti delle classi IV^A e IV^F del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci, estratti da elaborati più complessi sul tema del rapporto tra l'esistenza di Dio e l'esistenza del Male nel mondo. Il titolo è ispirato al saggio di Leibniz dal titolo "Teodicea"



Vi immaginate un mondo in cui esiste soltanto il bene? ...Immaginiamo una strada stretta stretta dove può passare soltanto una persona per volta, vi immaginate la scena? Una lunga serie di “ma no passi prima lei”, “ma no, si figuri” …e così all’infinito. Probabilmente sarebbe un mondo invivibile.         Hp Barroccioman


Perché c’è il male nel mondo se Dio è buono?  E’ quasi impossibile trovare una risposta, tante persona hanno provato a trovarne una, filosofi o non filosofi. La risposta più facile che possiamo dare porterebbe a dubitare dell’esistenza di Dio, ma allora com’è che noi siamo al mondo? …l’unica risposta che mi viene in mente, per spiegare il male nel mondo, è quella che, se ci fosse solo il bene o solo il male, il mondo sarebbe perfetto e io credo che la perfezione non esista.                                                          Kilgrave


Chi saremmo noi se il male non esistesse? Forse saremmo persone migliori, sempre felici, o forse no, visto che non ci sarebbe più uno scopo nella vita, perché senza il male non si può apprezzare il bene e non si può essere felici per qualcosa di bello.                                                                                  A.


Secondo me il male deriva dal comportamento degli uomini, che, a sua volta, deriva dall’egoismo di questi che fanno di tutto per raggiungere ciò che vogliono e che procura loro piacere, senza preoccuparsi dei danni e delle conseguenze che provocano.                                                              Tempo al tempo


In fondo solo l’essere umano riesce a fare qualcosa di veramente cattivo. Gli animali sono mossi dall’istinto, gli eventi naturali dall’energia che muove l’universo, solo noi interpretiamo gli eventi e li giudichiamo buoni o cattivi e solo noi riusciamo a capire che una azione possa essere sbagliata e, nonostante tutto, agire in quella direzione.                                              Lampadina sempre spenta


Certo l’idea utopica della sola esistenza del bene piacerebbe a tutti, ma, se ci si pensa bene, essa è irrealizzabile; poniamo, per ipotesi, che non esista alcun male al mondo; si avrebbe come conseguenza che nessuno avrebbe bisogno di aiuto, o non ci sarebbe bisogno di fare qualcosa per il benessere di qualcuno, quindi non sarebbe possibile fare del bene e non esisterebbe neppure la possibilità di fare del bene, quindi neanche quest’ultimo esisterebbe…stesso discorso vale per la luce: una lampadina ad esempio, serve solo se ha qualcosa da illuminare, ma se non esistesse oscurità cosa illuminerebbe?                     Xehanort


Personalmente credo che il male, dato che esiste, è qualcosa che rende il mondo quello che è e, in qualche modo, serve a mantenerlo in equilibrio. Ad esempio, una persona che nell’arco della sua vita ha avuto molte disgrazie può trarre insegnamento da questo cercando di non far vivere ad altri quello che ha provato in prima persona, facendo così del bene.                                                           Libera


Il male serve per capire                                                          XOB


L’infelicità si ha quando ciò che accade non vorremmo che accadesse o quando non accade ciò che vorremmo che accadesse.                                                        Eyes Berg
 
L’uomo è costantemente insoddisfatto e la felicità deriva dall’accontentarsi di ciò che si ha o di ciò che è possibile ottenere facilmente…                                                   La Joka


Ogni azione e ogni cosa contengono una piccola percentuale di Male                                White Castel


Il Male è usato per far vedere all’uomo il vero senso dell’opera di Dio. Se il padre fa conoscere al figlio ciò che il Male produce, allora il figlio darà retta al padre                                       Defensor Fidei


Il Male nel mondo esiste perché esiste il bene. Non si potrebbe essere felici senza aver provato la tristezza, se tutto fosse solo Bene la gioia perderebbe il suo valore.                                  Soffione


Io mi chiedo come si possa credere in qualcosa di buono che ti porterà alla salvezza se ti priva della cosa più importante: la vita                                                                      Beatrice


Un uomo diventa cattivo, cioè imposta la sua esistenza verso il Male, quando nella sua vita non vede più il Bene.                                                           Miè da Vallelunga
 

Quando ero piccolo ero convinto che il Male fosse facile da combattere e che l’origine del Male stesso eravamo solo noi stessi. Crescendo ho capito che il Male non dipende soltanto da noi stessi ma anche da fattori esterni, come le persone o le cose a cui siamo legati.                                  Cinquino Maggiolino

Il Male, la presenza del dolore, sono momenti transitori della nostra vita in cui un vero colpevole di ciò che accade non c’è.                                                                             Arti

Durante la sua vita l’individuo deve trovare un equilibrio tra i due poli del Male e del Bene.      Girasole

L’origine del Male è nell’unicità di ogni essere umano; il Male non esisterebbe se fossimo tutti uguali.  Task Man


Ciò che ogni uomo può fare è accettare l’esistenza del Male e considerarlo parte integrante della vita     Socrate

Il Bene e il Male: uno non potrebbe esistere senza l’altro, un po' come la luce e il buio.            Ivan Nikolaevic 

L’essere umano, di per sé, non è estremamente malvagio ma, spesso, tende ad agire in maniera molto egoistica e ciò, in genere, è la causa di molti mali.                             Dark side of the Youth

Non potendo pensare ad un Dio benevolo e onnipotente, che possa far accadere così tante atrocità, preferisco vedere il Male come un concetto essenziale, indispensabile alla vita.                    LJ23

 

Una persona può fare del male anche nelle piccole cose; è capitato anche a me di farlo. Perché l’ho fatto? Non lo so con precisione, ma in quel momento, dopo aver fatto del male all’altra persona, non avevo né rimorsi né sensi di colpa. Credo però che ciò che fai agli altri ti ritorna sempre indietro; quindi ognuno è libero nelle proprie scelte, ma deve essere consapevole che la responsabilità di ciò che accade è solo dell’uomo e di nessun altro.                                                                 Oblivion


Nella vita esiste il Male per far si che noi si possa essere più forti dopo ogni ricaduta, per insegnarci e per metterci alla prova.                                                                         Neon


Il Male dipende dall’uomo che, essendo libero di scegliere, a volte imbocca la strada sbagliata che spesso è la più semplice.                                                                     Kollapik


Io non so da dove provenga il Male né se vi sia una soluzione per impedirlo, so soltanto che se un Dio esistesse veramente, sono portato a credere che non sia così misericordioso come molti pensano perché certe ingiustizie e tragedie nel mondo non dovrebbero accadere.                          Ridzatinova 

Nell’Universo il Male non esiste, esiste soltanto nel nostro cervello e spesso coincide con ciò che ci fa stare bene.                                                                                     Evasium

Il mondo è retto dall’equilibrio tra Bene e Male. Queste due componenti si trovano all’interno dell’uomo in parti uguali. L’uomo è libero di sviluppare a suo piacimento o il Bene o il Male, a seconda delle azioni che esso svolge. Lo sviluppo della componente benigna nell’uomo implica la riduzione della componente maligna. Dio è solo Bene, quindi è perfetto e infinito. Noi uomini, per quanto sviluppiamo la componente benigna della nostra anima, non potremo mai raggiungere la perfezione di Dio perché la nostra componente maligna non potrà mai essere annullata.                                        Orfeus

 


Nel grande disegno universale la differenza tra Bene e Male non esiste: tutto è Bene e tutto è Male; nulla è Bene e nulla è Male. La morte, il dolore, la tristezza, che l’uomo vede come Male, non è in realtà Male. L’amore, la gioia, la felicità non sono in realtà Bene, ma solo cose, fatti, eventi che possono essere visti da un’altra specie vivente in modo analogo o contrario.                                   Noble (117)


Noi viviamo in un universo che comprende milioni di miliardi di stelle con altrettanti pianeti annessi ad esse; questo vastissimo universo è la perfezione perché comprende tutto, sia il Bene che il Male. Dio, per essere perfetto, deve comprendere tutte le qualità esistenti, perché è tutto ciò che esiste, quindi anche il Male. L’esistenza del Male è rappresentazione di Dio tanto quanto il Bene.   Sic Parvis Magna


Come non credo nell’esistenza di Dio, non penso che il Male esista; a mio parere esso non è altro che una convenzione datasi dall’uomo per regolare la vita nella comunità in cui vive. Il Male può essere tale visto dall’ottica di chi lo subisce e può essere Bene per quello che lo opera.                 Dio è morto

Chi ci dà la certezza che Dio esiste? …pensando a tutto il Male che c’è nel mondo, questa fede in un Dio, viene sempre meno, fino a ridursi in polvere al vento…                                           Preguntà

Chi non crede in Dio deve attribuire il merito e la colpa dell’esistenza del Male e del Bene soltanto agli uomini.                                                                                   Duo

Dio, o in qualunque modo lo vogliamo chiamare, ha deciso di rischiare il tutto per tutto creando l’uomo, ha pensato che solo una miscela di Bene e Male avrebbe potuto dare origine alla vita e renderla in qualche modo vera e sincera.                                                                                 Odietamo


Dopo la morte non so cosa ci sia, mi piace pensare che ci sia un posto migliore o magari una reincarnazione, non lo so. Credo che molti altri coetanei la pensino come me o almeno similmente e penso che, piano piano, ci saranno meno persone che crederanno in Dio o che seguiranno la religione cristiana.         Dio non ha una religione

 


Alcuni uomini dicono che “Dio c’è ma non interviene e non si interessa degli affari dell’umanità”; bene, sarebbe un Dio insensibile ed ipocrita e io mi rifiuto di credere in qualcosa che non posso vedere, sentire o a cui non frega nulla di me e di quello che mi circonda.                                                    Fides

Credo che non ci sia un rapporto tra Dio e il Male. Probabilmente credo che il legame vero e proprio sia tra uomo e uomo. Da sempre il Male scaturisce da un rapporto con qualcun altro. A volte si può arrivare a voler male a se stessi. Non voglio neanche ipotizzare l’esistenza di un essere perfetto che se ne sta immobile ad osservare cose orribili come la malattia di un bambino o le vittime innocenti di una guerra.   Hoc Unum Scio, Me Nihil, Scire

Le cose che accadono non hanno qualità, ma solo caratteristiche; se queste hanno qualità, all’uomo non è dato sapere comunque la verità di esse; egli può solo darne una futile opinione.     Iuppiter


Il Male nel mondo c’è, è un dato di fatto, ma Dio ha posto la sua fiducia nell’umanità comportandosi come un padre farebbe con il figlio, cioè insegnando cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma lasciando a lui la possibilità di scegliere, cosicchè possa imparare dai propri errori.                        Magnum alle mandorle

Come faccio a credere nella vita ultraterrena se non ho mai avuto testimonianze di essa? Come faccio a sapere che quel Dio, che non so neanche se esista, voglia il nostro bene?                   Cogito ergo cogito

Penso che ognuno di noi, da bambino, sia influenzato in molte scelte e una di queste è la religione. Ovviamente l’influenza maggiore è data dai genitori che spesso ci spingono a credere in qualcosa che a quell’età non ci interessa per niente; per noi Dio potrebbe essere come Babbo Natale: uno porta la vita, l’altro i regali…Un essere tanto perfetto e tanto buono non può essere colpevole di mali tanto grandi, quindi semplicemente non esiste. Penso anche che la scienza abbia provato sufficientemente come siamo nati, penso che credere in Dio sia una giustificazione per quello che va male nella vita.       H.xx

Io penso che l’esistenza del Male sia la prova della nostra libertà. Dio ha creato questo mondo e tutto ciò che c’è dentro.                                                                       Principius of regnus dei Divertinibus

Come mai Dio non interviene per impedire all’uomo di sbagliare e condurlo nuovamente sulla retta via? Il motivo è semplice: l’uomo per sviluppare il proprio carattere necessita di stimoli diversi tra di loro; se si imbattesse solamente in avvenimenti positivi svilupperebbe solamente un aspetto della propria personalità che lo renderebbe uguale agli altri. Il Male non si mostra agli uomini nelle stesse quantità, varia a seconda delle circostanze in modo tale da sviluppare anime diverse tra loro; in questo modo ogni uomo sviluppa un proprio carattere, la propria personalità, il proprio modo di ragionare e anche il proprio modo di muoversi e comportarsi.                                                                      Dissimilis

…in realtà esistono due tipi di mali, oltre al dolore e alla sofferenza fisica: il male utile e quello inutile. Quello utile è prodotto da quella parte dell’istinto che ci porta ad uccidere per sopravvivere. Quello inutile è quello che non fa parte dell’istinto e che ci porta a volere troppo, ciò che non ci serve veramente per essere felici e per fare del bene.                                           Il chirurgo

Seppur io creda fermamente in Dio e nei suoi eventuali interventi, penso che sia inutile sperare esclusivamente nel suo aiuto in una brutta situazione; noi dovremmo solo avere fede e contare principalmente su noi stessi, perché penso che se Dio potesse dire qualcosa a noi, direbbe: Quando fai le cose per bene, nessuno noterà che tu abbia fatto veramente qualcosa.    Infermabilus Unstoppable

Chi non sa distinguere il Bene dal Male ignora i pericoli che corre ed ha bisogno di una guida, altrimenti non potrà mai raggiungere la felicità. Le religioni, qualsiasi esse siano, possono fungere da guida ma, poiché tutte hanno come scopo finale la contemplazione di una divinità, indubbiamente allontanano dalla felicità suprema.                                                Supremum


Ogni individuo è egoista poiché è fine a se stesso; l’intrecciarsi degli obiettivi personali di tutti gli uomini porta agli infiniti contrasti e alla distruzione di molti di questi obiettivi…in una maratona di 1000 persone tutti vorrebbero vincere ma solo uno arriva per primo al traguardo frustrando gli obiettivi degli altri partecipanti.                                                                             Anonimus

Quattro pensieri completi che rappresentano una summa delle posizioni più ricorrenti: quella laica, quella religiosa, quella razionale e quella scettica o agnostica.


Personalmente non ho mai creduto in maniera convinta all’esistenza di un Dio ultraterreno e di certo non ho mai pensato che avesse le facoltà per determinare il Male e il Bene nella vita delle persone. Un qualunque essere umano, capace di intendere e di volere e con poteri pari a quelli di un Dio, non esiterebbe un secondo ad eliminare il Male dal mondo, vedendo le quotidiane scene di sofferenza, fame, povertà, guerra e malattia che buona parte della popolazione mondiale è costretta a subire. Inutile quindi prendersela con Dio quando avviene una disgrazia perché Lui poteva fare quanto noi, se non di più, per evitarla. Ogni uomo è padrone del suo destino e questo è un potere enorme. L’uomo è così potente che, ad esempio, può strumentalizzare la religione come pretesto per fare del male a chi vede il mondo in un’altra maniera. I miracoli esistono e vanno di pari paso con le disgrazie, ma non sono azioni contro ogni logica, fatte anonimamente da qualcuno dall’incerta esistenza, ma sono opere di grandissimo spessore fatte da umani verso altri umani. Ogni persona è, potenzialmente, il Dio di qualcun altro.                       Il tuo Dio

 

Facendo una riflessione sul nostro mondo, possiamo intuire che, nella vita di tutti i giorni, ci scontriamo con più cose negative che cose positive. Secondo me la causa principale che ci spinge a fare del male sta in noi stessi e non in qualcosa di ultraterreno. Infatti ogni persona, alla propria nascita, è pura e non soggetta né a fare del bene né a fare del male. Con il crescere si presentano di fronte a noi due strade, una che porterà al bene e una che porterà al male e sta a noi scegliere quale vogliamo intraprendere. Questa scelta può essere condizionata da chi sta vicino a noi e da ciò che ci viene consigliato di fare. Quindi l’artefice del male, se prodotto, è l’uomo stesso che, per mezzo delle sue gesta, sta mostrando perlopiù i lati negativi della nostra esistenza. Nel corso dei miei primi 18 anni di vita ho osservato che la maggior parte delle persone tende a prendere la strada del male perché la considera più facile rispetto a quella del bene e per il fatto che, pur non essendone consapevole, prendiamo da esempio persone che fanno cose sbagliate credendo che quella sia la strada che ci condurrà alla felicità e invece ci porta a rendere infelici gli altri e, in alcuni casi, a distruggere noi stessi. Secondo la mia idea, ognuno è libero di scegliere la propria strada col fine di arrivare ad essere felice, ma il raggiungimento di questa felicità deve avvenire senza arrestare e impedire la felicità altrui. Concludendo, l’uomo è creatore del male e quindi se vuole combatterlo e distruggerlo lo deve fare con il bene, senza un intervento divino che renderebbe vana la speranza dell’uomo.      MP4

 

A mio parere Dio, o quantomeno il Dio cristiano, non esiste. La dimostrazione epicurea della non esistenza – non curanza della divinità nei confronti del mondo mi pare ineccepibile e, a quanto ne so, manca di confutazioni efficaci e ragionevoli; poiché la non curanza andrebbe contro gli attributi del Dio cristiano, come individuati dai dogmi delle Sacre Scritture, ne risulta che non può esistere. Tolto di mezzo il problema dell’interferenza di una qualche divinità sull’Universo, non si può più attribuire il male ad una causa esterna all’universo stesso, in quanto questo comprende tutta la realtà e trascendere la realtà non è possibile. Il male, però, non esiste in forma assoluta, in quanto il bene di uno può essere il male di un altro: se un ladro fa un colpo grosso, questo per lui è un bene, per il derubato è un male. Alcune cose sono spesso considerate un male, come l’Olocausto e l’11 settembre, ma lo sono solo per la convenzione di una maggioranza di individui o per convenzione della parte che grida più forte (ne sono prova l’esistenza di persone che guardano ad entrambi gli eventi in luce positiva). Nel corso del tempo è cambiato più volte il concetto di male: nell’antichità era diffuso saccheggiare le città conquistate, oggigiorno è comunemente considerata una pratica barbarica e cattiva. Il concetto di cattivo e di buono, di male e di bene, è quindi cambiato nel corso del tempo, in base ai cambiamenti dell’uomo, ed in uno stesso tempo differisce a seconda del gruppo di riferimento. Queste sono osservazioni oggettive, non confutabili da voli pindarici, sia filosofici, sia morali o religiosi e se ne deduce che il male, come il bene, non sono che creazioni astratte, prive di sostanza in modo assoluto, ad opera dell’uomo e basate su convenzioni sociali o morali.    Epicuro sofista

 

Assumere l’esistenza di Dio pone il problema della causa del Male nel mondo. Se si ritiene che Dio sia causa diretta del Male, interpretato come puramente negativo, e si assume che perfezione significhi tendenza totale al Bene si può giungere alla contraddizione di un Dio non perfetto, che per la definizione cristiana di Dio, non ha senso (avrebbe, invece, senso, ad esempio, nel sistema pagano in cui gli Dei hanno caratteristiche più umane e quindi altri difetti). Di fronte a questa contraddizione è evidente che una delle due premesse, logicamente parlando, deve essere errata: o il male non è realmente negativo, o la perfezione non corrisponde alla tendenza a ciò che è ritenuto “bene”, oppure è falsa la terza premessa sottointesa, ovvero Dio non esiste. Nel primo caso si potrebbe argomentare che il Male è necessario per l’esistenza del Bene, di cui altrimenti non ci sarebbe concezione, o come prova da superare per l’umanità. D’altra parte, però, è difficile pensare che una divinità perfetta non abbia altro modo di mostrarsi e spingerci al Bene che non creare il Male, in quanto se ciò fosse vero si potrebbe sostenere che Dio, non avendo tale facoltà, non è perfetto. Se invece Dio insegna e spinge al Bene, scegliendo come metodo la creazione del Male si può sostenere che Dio, avendo scelto di creare il Male rispetto ad un’altra possibilità, non è veramente buono e perfetto. Poiché quindi entrambe queste possibilità portano a contraddizioni, la prima premessa è necessariamente vera e il male è effettivamente negativo. Riguardo alla seconda premessa, la sua negazione si può riassumere come la non corrispondenza tra il concetto di Male e Bene per Dio e per gli uomini. Di nuovo, però, non c’è motivo per cui un Dio perfetto non possa o non voglia creare un’umanità che condivida la sua concezione di Bene e di Male e che quindi segua il suo volere più facilmente: se infatti Dio non può fare ciò, come argomentato sopra, non è perfetto, e se non vuole, spinge l’umanità ad una concezione errata di Bene e di Male e quindi non necessariamente verso il Bene. Da ciò si desume che anche la seconda premessa è corretta e la concezione umana di Bene e di Male corrisponde con quella divina. Avendo quindi provato che il Male è effettivamente negativo e che la concezione umana di Bene e Male corrisponde con quella divina, crolla necessariamente la terza premessa sottointesa, ovvero l’esistenza di un Dio buono e perfetto. Negare la bontà di Dio mantenendone la perfezione è un controsenso e si deve quindi negare la perfezione di Dio e quindi la sua stessa esistenza. Unica scappatoia è l’escludere l’onnipotenza dai requisiti per la perfezione, arrivando quindi a un Dio limitato nei suoi modi di agire e che quindi potrebbe essere stato costretto a creare il Male pur non essendo malvagio. Accettando tale concezione, però, è necessaria una causa che costringa Dio a creare il Male rimuovendo le altre possibilità. Se tale causa è nella natura e si assume un Dio creatore, si giunge al controsenso di un Dio che crea la propria stessa limitazione liberamente, mentre se tali limitazioni sono imposte da un’altra entità, il problema di partenza si pone di nuovo e l’unica soluzione è l’interpretazione di Dio come ordine necessario della natura, che non può essere diverso da ciò che è e che quindi ha insite in sé le proprie stesse limitazioni.                                                    Ratio et Logica