Aforismi e pensieri degli studenti delle classi IV^A e IV^F del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci, estratti da elaborati più complessi sul tema del rapporto tra l'esistenza di Dio e l'esistenza del Male nel mondo. Il titolo è ispirato al saggio di Leibniz dal titolo "Teodicea"
Vi immaginate un mondo in cui esiste soltanto il bene?
...Immaginiamo una strada stretta stretta dove può passare soltanto una persona
per volta, vi immaginate la scena? Una lunga serie di “ma no passi prima lei”,
“ma no, si figuri” …e così all’infinito. Probabilmente sarebbe un mondo
invivibile. Hp Barroccioman
Perché c’è il male nel mondo se Dio è buono? E’ quasi impossibile trovare una risposta,
tante persona hanno provato a trovarne una, filosofi o non filosofi. La
risposta più facile che possiamo dare porterebbe a dubitare dell’esistenza di
Dio, ma allora com’è che noi siamo al mondo? …l’unica risposta che mi viene in
mente, per spiegare il male nel mondo, è quella che, se ci fosse solo il bene o
solo il male, il mondo sarebbe perfetto e io credo che la perfezione non
esista.
Kilgrave
Chi saremmo noi se il male non esistesse? Forse saremmo
persone migliori, sempre felici, o forse no, visto che non ci sarebbe più uno
scopo nella vita, perché senza il male non si può apprezzare il bene e non si
può essere felici per qualcosa di bello.
A.
Secondo me il male deriva dal comportamento degli uomini,
che, a sua volta, deriva dall’egoismo di questi che fanno di tutto per
raggiungere ciò che vogliono e che procura loro piacere, senza preoccuparsi dei
danni e delle conseguenze che provocano.
Tempo al tempo
In fondo solo l’essere umano riesce a fare qualcosa di
veramente cattivo. Gli animali sono mossi dall’istinto, gli eventi naturali
dall’energia che muove l’universo, solo noi interpretiamo gli eventi e li
giudichiamo buoni o cattivi e solo noi riusciamo a capire che una azione possa
essere sbagliata e, nonostante tutto, agire in quella direzione. Lampadina sempre spenta
Certo l’idea utopica della sola esistenza del bene
piacerebbe a tutti, ma, se ci si pensa bene, essa è irrealizzabile; poniamo,
per ipotesi, che non esista alcun male al mondo; si avrebbe come conseguenza
che nessuno avrebbe bisogno di aiuto, o non ci sarebbe bisogno di fare qualcosa
per il benessere di qualcuno, quindi non sarebbe possibile fare del bene e non
esisterebbe neppure la possibilità di fare del bene, quindi neanche
quest’ultimo esisterebbe…stesso discorso vale per la luce: una lampadina ad
esempio, serve solo se ha qualcosa da illuminare, ma se non esistesse oscurità
cosa illuminerebbe? Xehanort
Personalmente credo che il male, dato che esiste, è qualcosa
che rende il mondo quello che è e, in qualche modo, serve a mantenerlo in
equilibrio. Ad esempio, una persona che nell’arco della sua vita ha avuto molte
disgrazie può trarre insegnamento da questo cercando di non far vivere ad altri
quello che ha provato in prima persona, facendo così del bene.
Libera
Il male serve per capire
XOB
L’infelicità si ha quando ciò che accade non vorremmo che
accadesse o quando non accade ciò che vorremmo che accadesse.
Eyes Berg
L’uomo è costantemente insoddisfatto e la felicità deriva
dall’accontentarsi di ciò che si ha o di ciò che è possibile ottenere
facilmente…
La Joka
Ogni azione e ogni cosa contengono una piccola percentuale
di Male White Castel
Il Male è usato per far vedere all’uomo il vero senso
dell’opera di Dio. Se il padre fa conoscere al figlio ciò che il Male produce,
allora il figlio darà retta al padre Defensor Fidei
Il Male nel mondo esiste perché esiste il bene. Non si
potrebbe essere felici senza aver provato la tristezza, se tutto fosse solo
Bene la gioia perderebbe il suo valore. Soffione
Io mi chiedo come si possa credere in qualcosa di buono che
ti porterà alla salvezza se ti priva della cosa più importante: la vita
Beatrice
Un uomo diventa cattivo, cioè imposta la sua esistenza verso
il Male, quando nella sua vita non vede più il Bene.
Miè da Vallelunga
Quando ero piccolo ero convinto che il Male fosse facile da
combattere e che l’origine del Male stesso eravamo solo noi stessi. Crescendo
ho capito che il Male non dipende soltanto da noi stessi ma anche da fattori
esterni, come le persone o le cose a cui siamo legati. Cinquino Maggiolino
Il Male, la presenza del dolore, sono momenti transitori
della nostra vita in cui un vero colpevole di ciò che accade non c’è.
Arti
Durante la sua vita l’individuo deve trovare un equilibrio
tra i due poli del Male e del Bene. Girasole
L’origine del Male è nell’unicità di ogni essere umano; il
Male non esisterebbe se fossimo tutti uguali.
Task Man
Ciò che ogni uomo può fare è accettare l’esistenza del Male
e considerarlo parte integrante della vita
Socrate
Il Bene e il Male: uno non potrebbe esistere senza l’altro,
un po' come la luce e il buio. Ivan Nikolaevic
L’essere umano, di per sé, non è estremamente malvagio ma,
spesso, tende ad agire in maniera molto egoistica e ciò, in genere, è la causa
di molti mali.
Dark side of the Youth
Non potendo pensare ad un Dio benevolo e onnipotente, che
possa far accadere così tante atrocità, preferisco vedere il Male come un
concetto essenziale, indispensabile alla vita. LJ23
Una persona può fare del male anche nelle piccole cose; è
capitato anche a me di farlo. Perché l’ho fatto? Non lo so con precisione, ma
in quel momento, dopo aver fatto del male all’altra persona, non avevo né
rimorsi né sensi di colpa. Credo però che ciò che fai agli altri ti ritorna
sempre indietro; quindi ognuno è libero nelle proprie scelte, ma deve essere
consapevole che la responsabilità di ciò che accade è solo dell’uomo e di
nessun altro. Oblivion
Nella vita esiste il Male per far si che noi si possa essere
più forti dopo ogni ricaduta, per insegnarci e per metterci alla prova.
Neon
Il Male dipende dall’uomo che, essendo libero di scegliere,
a volte imbocca la strada sbagliata che spesso è la più semplice.
Kollapik
Io non so da dove provenga il Male né se vi sia una
soluzione per impedirlo, so soltanto che se un Dio esistesse veramente, sono
portato a credere che non sia così misericordioso come molti pensano perché
certe ingiustizie e tragedie nel mondo non dovrebbero accadere. Ridzatinova
Nell’Universo il Male non esiste, esiste soltanto nel nostro
cervello e spesso coincide con ciò che ci fa stare bene.
Evasium
Il mondo è retto dall’equilibrio tra Bene e Male. Queste due
componenti si trovano all’interno dell’uomo in parti uguali. L’uomo è libero di
sviluppare a suo piacimento o il Bene o il Male, a seconda delle azioni che
esso svolge. Lo sviluppo della componente benigna nell’uomo implica la
riduzione della componente maligna. Dio è solo Bene, quindi è perfetto e
infinito. Noi uomini, per quanto sviluppiamo la componente benigna della nostra
anima, non potremo mai raggiungere la perfezione di Dio perché la nostra
componente maligna non potrà mai essere annullata. Orfeus
Nel grande disegno universale la differenza tra Bene e Male
non esiste: tutto è Bene e tutto è Male; nulla è Bene e nulla è Male. La morte,
il dolore, la tristezza, che l’uomo vede come Male, non è in realtà Male.
L’amore, la gioia, la felicità non sono in realtà Bene, ma solo cose, fatti,
eventi che possono essere visti da un’altra specie vivente in modo analogo o
contrario.
Noble (117)
Noi viviamo in un universo che comprende milioni di miliardi
di stelle con altrettanti pianeti annessi ad esse; questo vastissimo universo è
la perfezione perché comprende tutto, sia il Bene che il Male. Dio, per essere
perfetto, deve comprendere tutte le qualità esistenti, perché è tutto ciò che
esiste, quindi anche il Male. L’esistenza del Male è rappresentazione di Dio
tanto quanto il Bene. Sic Parvis Magna
Come non credo nell’esistenza di Dio, non penso che il Male
esista; a mio parere esso non è altro che una convenzione datasi dall’uomo per
regolare la vita nella comunità in cui vive. Il Male può essere tale visto
dall’ottica di chi lo subisce e può essere Bene per quello che lo opera. Dio è morto
Chi ci dà la certezza che Dio esiste? …pensando a tutto il
Male che c’è nel mondo, questa fede in un Dio, viene sempre meno, fino a
ridursi in polvere al vento… Preguntà
Chi non crede in Dio deve attribuire il merito e la colpa
dell’esistenza del Male e del Bene soltanto agli uomini.
Duo
Dio, o in qualunque modo lo vogliamo chiamare, ha deciso di
rischiare il tutto per tutto creando l’uomo, ha pensato che solo una miscela di
Bene e Male avrebbe potuto dare origine alla vita e renderla in qualche modo
vera e sincera.
Odietamo
Dopo la morte non so cosa ci sia, mi piace pensare che ci
sia un posto migliore o magari una reincarnazione, non lo so. Credo che molti
altri coetanei la pensino come me o almeno similmente e penso che, piano piano,
ci saranno meno persone che crederanno in Dio o che seguiranno la religione
cristiana. Dio non ha una religione
Alcuni uomini dicono che “Dio c’è ma non interviene e non si
interessa degli affari dell’umanità”; bene, sarebbe un Dio insensibile ed
ipocrita e io mi rifiuto di credere in qualcosa che non posso vedere, sentire o
a cui non frega nulla di me e di quello che mi circonda.
Fides
Credo che non ci sia un rapporto tra Dio e il Male.
Probabilmente credo che il legame vero e proprio sia tra uomo e uomo. Da sempre
il Male scaturisce da un rapporto con qualcun altro. A volte si può arrivare a
voler male a se stessi. Non voglio neanche ipotizzare l’esistenza di un essere
perfetto che se ne sta immobile ad osservare cose orribili come la malattia di
un bambino o le vittime innocenti di una guerra. Hoc
Unum Scio, Me Nihil, Scire
Le cose che accadono non hanno qualità, ma solo
caratteristiche; se queste hanno qualità, all’uomo non è dato sapere comunque
la verità di esse; egli può solo darne una futile opinione. Iuppiter
Il Male nel mondo c’è, è un dato di fatto, ma Dio ha posto
la sua fiducia nell’umanità comportandosi come un padre farebbe con il figlio,
cioè insegnando cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma lasciando a lui la
possibilità di scegliere, cosicchè possa imparare dai propri errori. Magnum alle mandorle
Come faccio a credere nella vita ultraterrena se non ho mai
avuto testimonianze di essa? Come faccio a sapere che quel Dio, che non so
neanche se esista, voglia il nostro bene? Cogito ergo cogito
Penso che ognuno di noi, da bambino, sia influenzato in
molte scelte e una di queste è la religione. Ovviamente l’influenza maggiore è
data dai genitori che spesso ci spingono a credere in qualcosa che a quell’età
non ci interessa per niente; per noi Dio potrebbe essere come Babbo Natale: uno
porta la vita, l’altro i regali…Un essere tanto perfetto e tanto buono non può
essere colpevole di mali tanto grandi, quindi semplicemente non esiste. Penso
anche che la scienza abbia provato sufficientemente come siamo nati, penso che
credere in Dio sia una giustificazione per quello che va male nella vita. H.xx
Io penso che l’esistenza del Male sia la prova della nostra
libertà. Dio ha creato questo mondo e tutto ciò che c’è dentro. Principius of regnus dei Divertinibus
Come mai Dio non interviene per impedire all’uomo di
sbagliare e condurlo nuovamente sulla retta via? Il motivo è semplice: l’uomo
per sviluppare il proprio carattere necessita di stimoli diversi tra di loro;
se si imbattesse solamente in avvenimenti positivi svilupperebbe solamente un
aspetto della propria personalità che lo renderebbe uguale agli altri. Il Male
non si mostra agli uomini nelle stesse quantità, varia a seconda delle
circostanze in modo tale da sviluppare anime diverse tra loro; in questo modo
ogni uomo sviluppa un proprio carattere, la propria personalità, il proprio
modo di ragionare e anche il proprio modo di muoversi e comportarsi.
Dissimilis
…in realtà esistono due tipi di mali, oltre al dolore e alla
sofferenza fisica: il male utile e quello inutile. Quello utile è prodotto da
quella parte dell’istinto che ci porta ad uccidere per sopravvivere. Quello
inutile è quello che non fa parte dell’istinto e che ci porta a volere troppo,
ciò che non ci serve veramente per essere felici e per fare del bene. Il chirurgo
Seppur io creda fermamente in Dio e nei suoi eventuali
interventi, penso che sia inutile sperare esclusivamente nel suo aiuto in una
brutta situazione; noi dovremmo solo avere fede e contare principalmente su noi
stessi, perché penso che se Dio potesse dire qualcosa a noi, direbbe: Quando
fai le cose per bene, nessuno noterà che tu abbia fatto veramente
qualcosa. Infermabilus Unstoppable
Chi non sa distinguere il Bene dal Male ignora i pericoli
che corre ed ha bisogno di una guida, altrimenti non potrà mai raggiungere la
felicità. Le religioni, qualsiasi esse siano, possono fungere da guida ma,
poiché tutte hanno come scopo finale la contemplazione di una divinità,
indubbiamente allontanano dalla felicità suprema. Supremum
Ogni individuo è egoista poiché è fine a se stesso;
l’intrecciarsi degli obiettivi personali di tutti gli uomini porta agli
infiniti contrasti e alla distruzione di molti di questi obiettivi…in una
maratona di 1000 persone tutti vorrebbero vincere ma solo uno arriva per primo
al traguardo frustrando gli obiettivi degli altri partecipanti.
Anonimus
Quattro pensieri completi che rappresentano una summa delle posizioni più ricorrenti: quella laica, quella religiosa, quella razionale e quella scettica o agnostica.
Personalmente non ho mai creduto
in maniera convinta all’esistenza di un Dio ultraterreno e di certo non ho mai
pensato che avesse le facoltà per determinare il Male e il Bene nella vita
delle persone. Un qualunque essere umano, capace di intendere e di volere e con
poteri pari a quelli di un Dio, non esiterebbe un secondo ad eliminare il Male
dal mondo, vedendo le quotidiane scene di sofferenza, fame, povertà, guerra e
malattia che buona parte della popolazione mondiale è costretta a subire.
Inutile quindi prendersela con Dio quando avviene una disgrazia perché Lui
poteva fare quanto noi, se non di più, per evitarla. Ogni uomo è padrone del
suo destino e questo è un potere enorme. L’uomo è così potente che, ad esempio,
può strumentalizzare la religione come pretesto per fare del male a chi vede il
mondo in un’altra maniera. I miracoli esistono e vanno di pari paso con le
disgrazie, ma non sono azioni contro ogni logica, fatte anonimamente da
qualcuno dall’incerta esistenza, ma sono opere di grandissimo spessore fatte da
umani verso altri umani. Ogni persona è, potenzialmente, il Dio di qualcun
altro. Il tuo Dio
Facendo una riflessione sul
nostro mondo, possiamo intuire che, nella vita di tutti i giorni, ci scontriamo
con più cose negative che cose positive. Secondo me la causa principale che ci
spinge a fare del male sta in noi stessi e non in qualcosa di ultraterreno.
Infatti ogni persona, alla propria nascita, è pura e non soggetta né a fare del
bene né a fare del male. Con il crescere si presentano di fronte a noi due
strade, una che porterà al bene e una che porterà al male e sta a noi scegliere
quale vogliamo intraprendere. Questa scelta può essere condizionata da chi sta
vicino a noi e da ciò che ci viene consigliato di fare. Quindi l’artefice del
male, se prodotto, è l’uomo stesso che, per mezzo delle sue gesta, sta
mostrando perlopiù i lati negativi della nostra esistenza. Nel corso dei miei
primi 18 anni di vita ho osservato che la maggior parte delle persone tende a
prendere la strada del male perché la considera più facile rispetto a quella
del bene e per il fatto che, pur non essendone consapevole, prendiamo da
esempio persone che fanno cose sbagliate credendo che quella sia la strada che
ci condurrà alla felicità e invece ci porta a rendere infelici gli altri e, in
alcuni casi, a distruggere noi stessi. Secondo la mia idea, ognuno è libero di
scegliere la propria strada col fine di arrivare ad essere felice, ma il
raggiungimento di questa felicità deve avvenire senza arrestare e impedire la
felicità altrui. Concludendo, l’uomo è creatore del male e quindi se vuole
combatterlo e distruggerlo lo deve fare con il bene, senza un intervento divino
che renderebbe vana la speranza dell’uomo.
MP4
A mio parere Dio, o quantomeno il
Dio cristiano, non esiste. La dimostrazione epicurea della non esistenza – non
curanza della divinità nei confronti del mondo mi pare ineccepibile e, a quanto
ne so, manca di confutazioni efficaci e ragionevoli; poiché la non curanza
andrebbe contro gli attributi del Dio cristiano, come individuati dai dogmi
delle Sacre Scritture, ne risulta che non può esistere. Tolto di mezzo il
problema dell’interferenza di una qualche divinità sull’Universo, non si può
più attribuire il male ad una causa esterna all’universo stesso, in quanto
questo comprende tutta la realtà e trascendere la realtà non è possibile. Il
male, però, non esiste in forma assoluta, in quanto il bene di uno può essere
il male di un altro: se un ladro fa un colpo grosso, questo per lui è un bene,
per il derubato è un male. Alcune cose sono spesso considerate un male, come
l’Olocausto e l’11 settembre, ma lo sono solo per la convenzione di una
maggioranza di individui o per convenzione della parte che grida più forte (ne
sono prova l’esistenza di persone che guardano ad entrambi gli eventi in luce
positiva). Nel corso del tempo è cambiato più volte il concetto di male:
nell’antichità era diffuso saccheggiare le città conquistate, oggigiorno è
comunemente considerata una pratica barbarica e cattiva. Il concetto di cattivo
e di buono, di male e di bene, è quindi cambiato nel corso del tempo, in base
ai cambiamenti dell’uomo, ed in uno stesso tempo differisce a seconda del
gruppo di riferimento. Queste sono osservazioni oggettive, non confutabili da
voli pindarici, sia filosofici, sia morali o religiosi e se ne deduce che il
male, come il bene, non sono che creazioni astratte, prive di sostanza in modo
assoluto, ad opera dell’uomo e basate su convenzioni sociali o morali. Epicuro
sofista
Assumere l’esistenza di Dio pone
il problema della causa del Male nel mondo. Se si ritiene che Dio sia causa
diretta del Male, interpretato come puramente negativo, e si assume che
perfezione significhi tendenza totale al Bene si può giungere alla
contraddizione di un Dio non perfetto, che per la definizione cristiana di Dio,
non ha senso (avrebbe, invece, senso, ad esempio, nel sistema pagano in cui gli
Dei hanno caratteristiche più umane e quindi altri difetti). Di fronte a questa
contraddizione è evidente che una delle due premesse, logicamente parlando,
deve essere errata: o il male non è realmente negativo, o la perfezione non
corrisponde alla tendenza a ciò che è ritenuto “bene”, oppure è falsa la terza
premessa sottointesa, ovvero Dio non esiste. Nel primo caso si potrebbe
argomentare che il Male è necessario per l’esistenza del Bene, di cui
altrimenti non ci sarebbe concezione, o come prova da superare per l’umanità.
D’altra parte, però, è difficile pensare che una divinità perfetta non abbia
altro modo di mostrarsi e spingerci al Bene che non creare il Male, in quanto
se ciò fosse vero si potrebbe sostenere che Dio, non avendo tale facoltà, non è
perfetto. Se invece Dio insegna e spinge al Bene, scegliendo come metodo la
creazione del Male si può sostenere che Dio, avendo scelto di creare il Male
rispetto ad un’altra possibilità, non è veramente buono e perfetto. Poiché
quindi entrambe queste possibilità portano a contraddizioni, la prima premessa
è necessariamente vera e il male è effettivamente negativo. Riguardo alla
seconda premessa, la sua negazione si può riassumere come la non corrispondenza
tra il concetto di Male e Bene per Dio e per gli uomini. Di nuovo, però, non
c’è motivo per cui un Dio perfetto non possa o non voglia creare un’umanità che
condivida la sua concezione di Bene e di Male e che quindi segua il suo volere
più facilmente: se infatti Dio non può fare ciò, come argomentato sopra, non è
perfetto, e se non vuole, spinge l’umanità ad una concezione errata di Bene e
di Male e quindi non necessariamente verso il Bene. Da ciò si desume che anche
la seconda premessa è corretta e la concezione umana di Bene e di Male
corrisponde con quella divina. Avendo quindi provato che il Male è
effettivamente negativo e che la concezione umana di Bene e Male corrisponde
con quella divina, crolla necessariamente la terza premessa sottointesa, ovvero
l’esistenza di un Dio buono e perfetto. Negare la bontà di Dio mantenendone la
perfezione è un controsenso e si deve quindi negare la perfezione di Dio e
quindi la sua stessa esistenza. Unica scappatoia è l’escludere l’onnipotenza
dai requisiti per la perfezione, arrivando quindi a un Dio limitato nei suoi
modi di agire e che quindi potrebbe essere stato costretto a creare il Male pur
non essendo malvagio. Accettando tale concezione, però, è necessaria una causa
che costringa Dio a creare il Male rimuovendo le altre possibilità. Se tale
causa è nella natura e si assume un Dio creatore, si giunge al controsenso di
un Dio che crea la propria stessa limitazione liberamente, mentre se tali
limitazioni sono imposte da un’altra entità, il problema di partenza si pone di
nuovo e l’unica soluzione è l’interpretazione di Dio come ordine necessario
della natura, che non può essere diverso da ciò che è e che quindi ha insite in
sé le proprie stesse limitazioni.
Ratio et Logica