Meditazioni filosofiche di Reneè Descartes
Il cogito, estratti:
2. Suppongo dunque che tutto quello che vedo sia falso;
credo che non sia mai esistita nulla di quelle cose che una fallace memoria mi
ripropone; non ho assolutamente nessuno dei sensi; il corpo, la figura,
l'estensione, il moto, il luogo, lo spazio sono delle pure chimere. Quale sarà
dunque la verità? Forse questo solo, che non vi è nulla di certo.
3. Ma in base a quali considerazioni so che non vi è nulla
di diverso dalle altre che ho passato in rassegna or ora, nulla su cui non ci
sia il benché minimo motivo di dubitare? Forse vi è un qualche Dio, o con
qualunque altro nome lo si voglia chiamare, che mi ispira proprio questi
pensieri? Perché poi dovrei pensarla in questa maniera, quando ne potrei forse
essere l’autore io stesso? Forse dunque almeno io sono qualcosa? Ma già ho
negato di avere dei sensi, un corpo. Tuttavia rimango invischiato in questi
dubbi. Che deriva [25] infatti da ciò? Sono dunque così legato al corpo e ai
sensi, da non poter esistere senza di essi? Ma mi sono convinto che non c'è
assolutamente niente al mondo, che non c'è il cielo, che non c'è la terra, che non
ci sono spiriti, che non ci sono corpi. Non è forse vero quindi che anche io
non esisto? Eppure certamente io esistevo, se ho avuto qualche persuasione. Ma
vi è un non so quale ingannatore, sommamente potente, sommamente astuto, che di
proposito mi inganna sempre. Senza dubbio dunque anche io sono, se mi inganna;
_e mi inganni pure quanto può, tuttavia non farà mai in modo che io sia nulla,
mentre penso di essere qualcosa. Cossiché, dopo aver vagliato in maniera
accuratissima tutti gli aspetti del problema, alla fine bisogna ritenere valido
questo: la proposizione "Io sono, io esisto", ogni qual volta viene
da me espressa o anche solo concepita con la mente, necessariamente è vera.
8. Ma che cosa sono dunque? Una cosa che pensa. E che cos'è
essa? Certo una cosa che dubita, comprende, afferma, nega, vuole, disvuole,
immagina anche e percepisce.
A integrazione di questi brani segnalo anche il video postato su Youtube che è una sequenza tratta da Cartesius, il film per la televisione realizzato da Roberto Rossellini nel 1973
Nessun commento:
Posta un commento